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Spesso quando propongo di usare le alghe in cucina, noto una smorfia di disgusto e una certa diffidenza nei miei interlocutori, manifestazioni che in genere, salva qualche rara eccezione, scompaiono dopo qualche assaggio!
Spesso, inoltre, una delle argomentazioni più usate contro queste super verdure è che non fanno parte della nostra tradizione, ma in realtà in passato, soprattutto nei luoghi di mare, venivano consumate regolarmente anche in Italia.
Tra i tanti benefici, consumare regolarmente le alghe ci aiuta ad avere un corpo forte (le alghe sono ben radicate), ma flessibile (le alghe sono libere di fluttuare nell’acqua). Trovo questa immagine particolarmente bella perché rappresenta un po’ l’ideale della macrobiotica che è quello di creare un corpo e una mente forti, ma flessibili e non rigidi.
Scopri 7 Motivi per Cui le Alghe Dovrebbero Essere il Tuo Nuovo Ingrediente Speciale in Cucina
Ma perché usare le alghe in cucina?
Sono tanti i motivi per cui vi consiglio di fare qualche esperimento in cucina con le alghe:
- sono verdure super concentrate, ricchissime di vitamine (A, B, C, E, F, K, PP), sali minerali (iodio, magnesio, potassio, calcio, ferro, fosforo, zolfo, rame, ecc.), clorofilla e aminoacidi e proprio per questa loro ricchezza di sostanze nutritive, in termini di quantità, è bene consumarle più come un condimento speciale che non come una verdura vera e propria;
- quelle di mare sono particolarmente ricche di iodio e quindi stimolano la tiroide (attenzione a chi soffre di ipertiroidismo), inoltre hanno un effetto molto più forte rispetto a quelle di acqua dolce, per quanto anche queste ultime abbiano tante proprietà che le rendono adatte a un consumo regolare;
- stimolano il metabolismo e sono un ottimo aiuto per chi vuole perdere peso;
- grazie alla presenza dell’acido alginico, esercitano il cosiddetto effetto chelante, ovvero aiutano il nostro corpo a eliminare i residui di metalli pesanti e radioattività, diventando così un prezioso alleato per chiunque voglia intraprendere un percorso di disintossicazione più profonda;
- grazie alla ricchezza di sali minerali, hanno anche un effetto alcalinizzante;
- hanno inoltre effetti benefici sulla salute di pelle, unghie e capelli, tonificano il cuore e il sistema circolatorio, hanno un effetto benefico sullo stomaco, disinfettano l’intestino e aiutano i reni a smaltire l’eccesso di liquidi;
- in cucina sono un ingrediente molto versatile e si possono usare in moltissimi modi diversi: per la cottura dei cereali e dei legumi in modo da renderli più morbidi e digeribili, per arricchire un piatto di verdure, per creare creme golose per condire i cereali o una pasta, per farcire sfiziose tartine e tramezzini, per creare golosi uramaki o le “famose” palle di riso, per arricchire il gomasio, per preparare utili rimedi, al posto del classico pezzetto di pane nell’olio della frittura, solo per fare alcuni esempi.
Alghe e Energia del Cibo: Come Usare le Alghe in Cucina in Modo Equilibrato e Consapevole
Dal punto di vista energetico, nel loro insieme le alghe appartengono all’energia acqua, ma poi ogni varietà appartiene a un’energia specifica: la wakame è l’alga dell’energia legno, la nori, l’agar agar (o kanten) e la dulse sono le alghe dell’energia fuoco, le arame sono le alghe dell’energia terra, le hijiki sono le alghe dell’energia metallo e la kombu è l’alga dell’energia acqua.
Nonostante abbiano tante proprietà, e quindi rappresentino un ottimo ingrediente in cucina, sarebbe un errore pensare di poterle consumare in modo indiscriminato. Ricordate infatti che, come insegnava il buon George Ohsawa, la quantità modifica la qualità e quindi è sempre bene informarsi prima di introdurre ingredienti con un effetto così forte sul corpo.
Vediamo di approfondire meglio questo concetto con qualche esempio: alcune alghe, tipo la kombu, sono molto ricche di sodio e consumate abitualmente avrebbero un effetto troppo yang o contraente e quindi vengono usate più per l’ammollo e la cottura di cereali e legumi al posto del classico pizzico di sale, anche se poi in alcuni piatti “curativi” vengono mangiate in piccole quantità, ma sempre su consiglio di un esperto; altre sono talmente ricche di vitamine e sali minerali, e qui mi riferisco in particolare alla dulse, le arame e le hijiki, che è bene consumarle non più di un paio di volte a settimana; altre ancora, invece, sono più leggere e quindi adatte a un consumo anche quotidiano, come nel caso della wakame e della nori.
In genere in commercio si trovano secche e necessitano di essere reidratate e cotte. Come metodo di cottura potete scegliere quella tradizionale in pentola, ma anche metodi diversi come la tostatura o la pressatura.
Con questo non voglio dire che sia assolutamente necessario introdurre le alghe nella propria dieta, ma sicuramente sono un ingrediente interessante da avvicinare e con il quale fare qualche esperimento prima di decidere che non fanno per noi!
Se volete saperne di più, se avete dubbi o domande o se vi interessa una consulenza individuale potete contattarmi scrivendo a info@ibuonisani.it oppure chiamando il 329_6915419
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