Il caffè fa male? Facciamo chiarezza tra falsi miti e realtà

Il caffè fa male

Il profumo del caffè che riempie la cucina la mattina è uno dei ricordi sensoriali più intensi di quando vivevo con i miei genitori, un po’ come il profumo della torta di mele che preparava mia nonna.

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Il Caffè nella Cultura e Tradizione

Il caffè è sicuramente una bevanda che non passa inosservata, grazie al suo profumo così intenso e al sapore così particolare.

Nell’immaginario collettivo è considerato a pieno titolo come parte integrante della nostra tradizione, si pensi anche solo al rinomato caffè napoletano, ma in realtà il suo arrivo in Italia risale alla fine del ‘500 circa.

Fatto sta che ormai è una delle bevande più diffuse nel nostro Paese e al mondo, ma spesso viene consumato senza soffermarsi troppo sugli effetti che produce sul nostro corpo.

Vediamo quindi di conoscerlo un po’ meglio.

 

Benefici e Danni: Una Visione Scientifica

Se ci limitiamo a un approccio chimico-scientifico e cerchiamo su Internet i benefici del caffè, possiamo trovare informazioni tipo questa: “il caffè è una bevanda stimolante che influenza l’attività digestiva in quanto stimola la secrezione gastrica e biliare. Il caffè inoltre diminuisce l’appetito e riduce la sensazione di fame. Ha anche importanti proprietà antiossidanti e, secondo alcuni studi, proprietà antiinfiammatorie”.

Si legge inoltre che “aumenta il metabolismo basale (in pratica aiuta a consumare più energia), migliora le prestazioni fisiche, riduce il rischio di diabete 2, tumori e malattie cardiovascolari. Previene l’Alzheimer e il Parkinson”.

Sempre navigando su Internet si legge anche che la dose consigliata può arrivare anche a 4 o 5 caffè al giorno, dal mio punto di vista decisamente troppi.

 

L’Esperienza del Caffè: Più di Una Bevanda

Infine non possiamo negare che:

  • ha un aroma irresistibile
  • spesso è legato a una gestualità/ritualità a cui è difficile rinunciare (la pausa caffè con i colleghi, due chiacchiere veloci al bar con un’amica, un attimo di relax dopo i pasti prima di riprendere le attività, la sveglia mattutina)

 

  • si può bere amaro e quindi senza aggiungere il famigerato zucchero, per la tranquillità della nostra coscienza

 

Gli Aspetti Negativi del Caffè

Però non possiamo ignorare alcuni aspetti più problematici, ad esempio:

  • contiene caffeina, una sostanza stimolante che crea una vera e propria dipendenza, di cui spesso ci accorgiamo solo quando smettiamo di berlo (se si interrompe bruscamente l’assunzione di caffè ci sono veri e propri sintomi da astinenza, dal mal di testa a un senso costante di stanchezza e/o sonnolenza fino anche a sintomi più gravi);

 

  • è ricco di olio e sottoposto a tostatura ad alte temperature, il che lo rende poco gradito al nostro fegato e alla cistifellea;

 

  • è un prodotto tropicale e quindi energeticamente sbilanciato verso lo yin, il che lo rende controindicato per tutta una serie di problemi di salute dell’apparato digerente (reflusso, acidità di stomaco, ecc.), e comunque per problemi di debolezza e perdita di forma;

 

  • infine il caffè è un seme e, energeticamente parlando, come tutti i semi ha un effetto diretto sui reni, la sede della nostra forza vitale, ma mentre semi come i cereali e i legumi nutrono e danno forza ai nostri reni, caffè (e cioccolato) li indeboliscono.

 

Alternative Salutari al Caffè

Ecco allora alcune alternative che potete sperimentare e che magari non ve lo faranno rimpiangere troppo:

  • Caffè d’orzo
  • Caffè di cicoria
  • Yannoh: bevanda a base di cicoria e cereali che vi consiglio di provare…buonissima!
  • Tè kukicha (o bevanda dei tre anni): rametti del tè verde che vengono fatti essiccare in modo naturale, disponibile in commercio sotto forma di rametti o nelle classiche bustine da infusione; ha una serie di aspetti positivi: non contiene teina, è ricco di sali minerali e quindi ha un effetto alcalinizzante, aiuta la digestione, quindi ottimo anche da bere a fine pasto (ne abbiamo parlato qui)!

Se invece vi serve una sferzata di energia, allora potete optare per questi due tè da consumare però in modo occasionale:

  • Tè matcha: pregiato tè verde di origine giapponese, ricco di caffeina ma anche di vitamine e sali minerali, con notevoli proprietà antiossidanti, ottimo anche per aromatizzare frolle, pan di Spagna e dolci al cucchiaio;

 

  • Tè mu: bevanda a base di 9 o 16 erbe, creata da George Ohsawa, il padre della macrobiotica, aiuta a sciogliere gli accumuli e ha un effetto stimolante, da bere la mattina prima di mezzogiorno e non più di 2 o 3 volta a settimana.

Se volete aiutarvi a togliere il caffè, potete anche usare un rimedio omeopatico: coffea cruda 30 ch.

Ah… mi raccomando: niente Ginseng al bar, solo un concentrato di zucchero e altre schifezze!

 

Conclusione: Riconsiderare il Caffè: Salute e Sostituti

Esplorare alternative al caffè può essere una strategia valida. Bevande come il caffè d’orzo, il tè kukicha o il tè matcha possono offrire piacevoli alternative senza sacrificare il piacere di una bevanda calda e rinvigorente.

Infine, considerare il proprio benessere generale e ascoltare i segnali del proprio corpo è essenziale. Se il caffè fa parte della vostra routine quotidiana, godetevi ogni sorso con moderazione e consapevolezza, per mantenere la salute e l’energia senza sovraccaricare il sistema. Ricordate, la chiave è sempre l’equilibrio e la moderaizone.

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