L’importanza del volto nella diagnosi
In medicina tradizionale cinese e anche in macrobiotica, uno dei prìncipi più importanti recita che la parte riflette il tutto. Ciò significa che in tante parti del nostro corpo (volto, mani, lingua, piedi) è riflesso tutto o quasi il nostro corpo.
In particolare, le zone più periferiche corrispondono alle zone più profonde e quindi, stimolando alcuni punti dei meridiani o alcune zone che si trovano sulle parti più estreme del corpo, possiamo agire sugli organi più profondi.
Per quanto riguarda il volto, è sicuramente una delle parti del corpo che si presta maggiormente a una “diagnosi” in quanto è sempre scoperto e ben visibile.
Differenza tra costituzione e condizione
Prima di iniziare il nostro viaggio attraverso i segnali del volto, è bene fare due precisazioni:
- Quando si fa diagnosi, non si va alla ricerca di patologie, ma di “tendenze” verso problemi che non si sono ancora manifestati, di predisposizioni a certi disturbi;
- Ogni organo ci può dare informazioni su due aspetti:
- la nostra costituzione, ovvero il “patrimonio” con cui nasciamo e che rimane pressoché inalterato per tutta la vita; in particolare la nostra costituzione è determinata da tre fasi: il concepimento, la gravidanza, i primi anni di vita fino agli 8/9 anni;
- la nostra condizione, ovvero la fotografia di un determinato momento, che quindi può cambiare nel tempo.
Costituzione: cosa rivela il volto
Per quanto riguarda la costituzione, ecco le principali informazioni che possiamo “leggere” sul volto di una persona:
- Un ovale più arrotondato è più yang, mentre un ovale più affusolato è più yin;
- gli organi (occhi, naso, bocca) concentrati al centro del volto indicano una costituzione più yang, mentre se sono più verso le estremità indicano una costituzione più yin;
- se la fronte o il volto in generale hanno la parte alta più sviluppata (yin) indica una maggiore propensione intellettuale, mentre se è più sviluppata la parte bassa (yang) indica una maggiore fisicità;
- le sopracciglia unite indicano una propensione a sviluppare problemi “fegato” (se vuoi saperne di più, puoi leggere qui);
- gli occhi rispecchiano il sistema nervoso e gli organi doppi (reni, ovaie, testicoli, polmoni), se sono infossati sono più yang rispetto agli occhi sporgenti che sono più yin;
- un naso grosso e largo indica forza del sistema circolatorio, forza vitale, passione e impeto, se va verso l’alto è più yang, se va verso il basso è più yin;
- se c’è molto spazio tra il labbro superiore e il naso significa che la persona ha molta energia;
- per quanto riguarda la bocca, secondo la visione orientale la bocca perfetta è larga quanto due linee immaginarie che scendono lungo il viso partendo dalla fronte e passando in mezzo agli occhi, in generale possiamo affermare che una bocca larga indica debolezza del sistema digerente, mentre una bocca stretta indica forza dello stesso;
- un mento ben sviluppato è sinonimo di forza;
- le orecchie ideali sono come quelle del Buddha, grandi (dovrebbero partire dal taglio degli occhi e arrivare al taglio della bocca), con un lobo ben formato e aderenti alla testa, in particolare questo tipo di orecchio è sinonimo di reni forti e di una situazione di armonia tra i vari sistemi, un lobo ben formato indica larghezza di vedute, mentre le orecchie a sventola sono un segno di debolezza.
Condizione: segnali visibili sul volto
Passiamo ora alla condizione. Per quanto riguarda la mappa del volto, iniziamo a riconoscere le varie zone dove “vedere” i vari organi e possibili indicatori:
- vescica: zona sotto l’attaccatura dei capelli, a volte possono comparire brufoli;
- intestino crasso: zona perimetrale della fronte e parte inferiore del labbro inferiore, spesso quando ci sono problemi di debolezza intestinale, le labbra tendono ad essere gonfie, sulla fronte invece, in caso di problemi, potrebbero comparire dei brufoli;
- intestino tenue: zona centrale della fronte e parte superiore del labbro inferiore, anche in questo caso eventuali problemi di debolezza sono associati a gonfiore, mentre spesso le labbra scure sono legate a un problema di emorroidi, anche per l’intestino tenue spesso i brufoli sulla fronte sono segnale di uno squilibrio;
- milza: tempie, quando questa zona è scura e con brufoli sottopelle o comunque la pelle non è liscia e pulita, indica una condizione di congestionamento del sistema linfatico, che è il nostro sistema di pulizia interno;
- fegato: zona delle sopracciglia, spesso quando il fegato è teso o congestionato, questa zona è gonfia e contratta;
- pancreas: zona superiore del naso, quando il pancreas è teso e contratto, questa zona ha una colorazione leggermente più scura rispetto al resto del volto;
- stomaco: zona inferiore del naso e labbro superiore, quando ci sono problemi di debolezza di stomaco, il labbro superiore tende ad essere gonfio;
- cuore: punta del naso, quando una persona è predisposta a problemi di cuore, la punta del naso tende ad essere gonfia e rossa, talvolta il naso freddo è anche sintomo di contrazione degli organi profondi;
- bronchi: zona ai lati del naso;
- polmoni: zona delle guance, spesso quando si eccede nel consumo di zucchero e latticini, questa zona diventa rosa/rossa e indica intasamento (in gergo viene chiamata “faccia dolce” e spesso anche il resto del viso tende ad essere “umido” e gonfio);
- duodeno: lati della bocca;
- zona riproduttiva: mento, anche qui spesso la comparsa di brufoli è un primo segnale di squilibrio;
- reni: orecchie e zona sotto gli occhi, se la zona sotto gli occhi è scura, indica stanchezza e “affaticamento” della forza vitale, le borse sotto gli occhi indicano che i reni sono gonfi, deboli, hanno perso forma, in genere per un eccesso yin, mentre se la zona sotto gli occhi è incavata, indica una condizione di reni contratti, tesi, in genere per un eccesso yang, in genere una condizione di debolezza dei reni è associata anche ad altri sintomi come stanchezza cronica, dolore alla bassa schiena e alle ginocchia, perdita di capelli sulla parte anteriore della testa.
Colore del volto e salute generale
Infine, quando guardiamo una persona, la prima cosa che ci colpisce in genere è il colore del volto, in particolare:
- i colori più yin sono bianco/rosso (indicano intasamento e perdita di forma, in genere dovuti a un consumo eccessivo di zucchero e latticini) e blu/viola (indicano stagnazione e intasamento);
- i colori più yang sono giallo scuro (indica ristagno e indurimenti), rosso scuro (spesso legato a problemi di ipertensione) e grigio, mentre il verde è il colore della degenerazione, in genere associato a patologie come il tumore.
Conclusioni sulla diagnosi del volto
La diagnosi del volto è uno strumento prezioso per comprendere il nostro stato di benessere o predisposizione a eventuali squilibri. La diagnosi del volto non è una cosa che si studia sui libri, ma si affina con l’esercizio. Il mio consiglio quindi è di armarvi di un bello specchio e provare a vedere se riuscite a capire cosa vi racconta il vostro volto, ma anche di allenarvi quando siete in mezzo alla gente e non avete nulla da fare, ad esempio sui mezzi pubblici o in coda alla cassa del supermercato.
Buon divertimento!
Immagine diagnosi del volto per gentile concessione “La Sana Gola”