Problemi di stitichezza: problema yin o yang?

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Problemi di stitichezza

I due segnali più forti che il corpo ci manda quando ci sono problemi di intestino sono la stitichezza e la dissenteria. In particolare, la stitichezza è un problema che affligge moltissime persone e che, con l’avanzare dell’età, è purtroppo destinato a peggiorare. Infatti l’invecchiamento è un processo yang, durante il quale il corpo diventa sempre più rigido, e quindi anche la stitichezza è facile che peggiori.

Ma se è vero che nell’immaginario collettivo la stitichezza è generalmente considerata un problema yang – infatti si accompagna a feci dure e secche e a una certa difficoltà a liberarsi, tutti fattori yang – è altrettanto vero che spesso questi problemi sono dovuti anche a una condizione di debolezza e perdita di forma dell’intestino, che non ha la forza necessaria per contrarsi ed espandersi, e questa è una componente yin.

Questi farmaci, infatti, nella maggior parte dei casi sono yin e quindi, se da una parte aiutano a tamponare momentaneamente la situazione, dall’altra non solo non hanno un effetto curativo, ma a lungo andare contribuiscono a indebolire ulteriormente l’intestino.

La diagnosi per capire se la stitichezza è un problema yin o yang

Un’indicazione che può aiutarvi nella diagnosi per capire se si tratta di stitichezza yin o yang è che in genere:

  • i problemi yin non hanno manifestazioni violente, migliorano più lentamente e spesso tendono a cronicizzarsi;
  • i problemi yang hanno manifestazioni violente e improvvise, ma hanno una durata breve.

Vediamo quindi le strategie da adottare a seconda che si tratti di stitichezza yin o stitichezza yang.

STITICHEZZA YIN

La prima cosa da fare è cercare di rafforzare l’intestino e stimolare il movimento peristaltico di contrazione/espansione eliminando:

  • tutto ciò che è crudo, soprattutto olio e frutta;
  • il cibo di origine tropicale (caffè, cacao, spezie, frutta tropicale);
  • le farine perché sono meno dinamiche del chicco e soprattutto spesso vengono impastate con olio o altri grassi e dolcificanti, creando impasti che non aiutano l’intestino (torte soprattutto crostate, biscotti, ecc.);
  • le solanacee (patate, melanzane, peperoni e pomodori), ma anche bietole e spinaci;
  • i latticini, soprattutto quelli freschi;
  • zucchero e alimenti troppo dolci in generale, che creano umidità e ristagno.

 

Una buona abitudine è anche quella di non ingerire troppi liquidi: quindi non sforzatevi di bere se non avvertite lo stimolo della sete (questo tipo di alimentazione è già molto ricco di liquidi e quindi è normale bere meno rispetto a una persona che consuma, ad esempio, tanto cibo animale).

Gli alimenti migliori sono invece:

  • il riso integrale e il grano saraceno come cereali;
  • piatti curativi come azuki, zucca e kombu, la kimpira di verdure e lo stufato di radici con le loro foglie;
  • condimenti come il gomasio e quelli a lunga fermentazione come miso, shoyu o tamari e umeboshi;
  • le verdure a lunga fermentazione come i crauti.

Come rimedi potete usare:

  • ume-sho-kuzu;
  • il decotto di sesamo nero;
  • porri e germogli cotti con poca acqua e sale;
  • shio-kombu.

STITICHEZZA YANG

La stitichezza yang di solito è caratterizzata da feci caprine con un forte odore; spesso si tratta di episodi singoli e non di una situazione cronicizzata e spesso si accompagna alla menopausa (condizione più yangdella donna che non ha più il mestruo come valvola di sfogo mensile per eliminare accumuli yang).

La prima cosa da fare è evitare alimenti che induriscono, creano tensione e contrazione, ad esempio:

  • carni e formaggi stagionati;
  • vongole e pesce yang in generale (tonno, salmone, spada, pesce azzurro);
  • prodotti da forno secchi e duri;
  • grano saraceno;
  • troppo pane, anche se di buona qualità (con farine di grani antichi, pasta madre, ecc.);
  • mangiare troppi cereali in rapporto alle verdure.

Gli alimenti migliori sono invece:

  • cereali conditi con olio e verdure, preferibilmente con olio di sesamo che ha un effetto lassativo;
  • verdure in grande quantità, variando tipologia e stili di cottura;
  • verdure a foglia verde al dente (saltate, scottate, a vapore) ed eventualmente un po’ di insalata;
  • fermentazioni di breve durata (verdure pressate);
  • olio di sesamo.

Come rimedi potete usare:

  • succo di mela caldo con o senza kuzu prima di dormire;
  • succo di mela con 1 cucchiaino di agar agar;
  • 3 cucchiai di olio di sesamo a crudo con kukicha caldo e 1 cucchiaino di shoyu pirma di andare a letto;
  • 3 cucchiai di olio di sesamo a crudo con 1 cucchiaino di shoyu e 1 cucchiaino di succo di zenzero scaldati insieme prima di andare a letto.

Come pronto soccorso può aiutare fare un clistere con acqua calda e sale.

Ci sono infine diverse pratiche che rappresentano un ottimo complemento:

  • masticare a lungo (anche più delle classiche trenta volte raccomandate perché il meridiano dell’intestino termina nei denti e quindi masticare ha lo stesso effetto di un massaggio);
  • accovacciarsi;
  • camminare;
  • saltellare sul trampolino elastico;
  • praticare stretching, yoga e respirazione profonda;
  • fare impacchi di zenzero che possono aiutare a sciogliere indurimenti;
  • fare dei massaggi circolari sulla pancia in senso orario;
  • stimolare il punto IC 4;
  • fare le frizioni (sono particolarmente utili per la pelle, ma in genere per tutti gli organi metallo e quindi anche per l’intestino).

E il vostro intestino come sta?

 

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