Sindrome premestruale: non è una malattia!

Vivendo con una figlia adolescente, ho iniziato a osservare come l’arrivo del ciclo riuscisse a condizionare le sue giornate e il suo stato emotivo, causando sbalzi d’umore, alimentando “voglie” di cibi “estremi” e spesso provocando anche dolori e malessere in generale.

Ma visto che tutto cambia, e per chi mi segue questo è ormai diventato una specie di mantra, anche i sintomi legati alla sindrome premestruale ed eventuali disturbi in concomitanza dell’ovulazione non sono una condanna a vita e, con un po’ di impegno e pazienza, possiamo alleviarli o addirittura farli scomparire!

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Un primo suggerimento è quello di osservarci per capire se siamo più yin o più yang, perché in base alla nostra condizione alcuni sintomi saranno più accentuati di altri. Infatti, in termini generali, la donna è fisicamente più yang ed energeticamente più yin, ma poi ogni donna tende ad essere più yin o più yang in funzione di una serie di fattori che riguardano anche le scelte alimentari e lo stile di vita (se vuoi approfondire l’argomento, puoi leggere qui).

In poche parole, quali sono i fattori che ci fanno capire che la donna è fisicamente più yang rispetto all’uomo?

Innanzi tutto la donna in genere è più brevilinea dell’uomo, con il baricentro più basso.

Inoltre l’apparato riproduttivo della donna è compatto e composto da tessuti spessi, oltre a trovarsi in una zona interna e profonda del corpo, tutte caratteristiche che possiamo definire yang.

Un altro aspetto interessante è che l’inspessimento dell’endometrio in procinto del ciclo è causato da un accumulo di vecchio sangue (yang) che viene poi espulso per mantenere la qualità yin o femminile della donna. Quindi, in procinto del ciclo, tutte le donne tendono ad essere più yang rispetto alla loro condizione normale.

Infine, un fattore interessante da conoscere è che il ciclo mestruale è allineato con le fasi lunari e quindi idealmente dovrebbe durare 28 giorni. Di conseguenza, il fatto che sia più breve o più lungo di 28 giorni costituisce un indicatore importante.

Quindi come possiamo riconoscere una donna con una condizione troppo yang? In genere:

  • ha un ciclo mestruale inferiore a 28 giorni
  • soffre di sindrome premestruale
  • ha forte desiderio di cibi yin, soprattutto alcool, cioccolato, dolci, zucchero, ecc.

 

Un consiglio generale, quindi, è di ridurre i fattori yang sia nell’alimentazione, soprattutto cibo animale e prodotti da forno, sia nello stile di vita, come stress, eccesso di lavoro, mancanza di riposo o turni di lavoro, poco contatto con la natura, eccessiva competitività, attività fisica troppo intensa, fumo, troppi viaggi soprattutto in aereo, ecc.

Come possiamo invece riconoscere una donna con una condizione troppo yin? In genere:

  • ha un ciclo mestruale che va oltre i 28 giorni
  • ha un’emorragia prolungata e soffre di perdite vaginali
  • ha fastidi in concomitanza con l’ovulazione (mentre il periodo prima del ciclo è yang, la fase dell’ovulazione è yin, infatti l’ovulo viene espulso dall’ovaio e spinto verso l’alto)
  • soffre di problemi di debolezza, come cistite e candida, e freddo diffuso

Un consiglio generale è di ridurre i fattori che raffreddano e creano umidità e debolezza, soprattutto dolci a base di zucchero e latticini (gelato, cappuccino e yogurt sono forse le cose peggiori), cibi tropicali, frutta e olio crudi.

 

In particolare, per chi soffre di sindrome premestruale, durante le due settimane che precedono il ciclo sarebbe bene:

  • Evitare tutto il cibo animale, pesce compreso
  • Evitare i prodotti da forno e gli alimenti secchi e tostati
  • Evitare di viaggiare e lavorare troppo
  • Non fare troppa attività fisica e soprattutto troppo intensa, meglio una bella e rilassante passeggiata nel verde!
  • Mangiare più possibile cibo cucinato fresco ed evitare di scaldare più volte il cibo già cotto
  • Fare bagni caldi a giorni alterni con un chilo di sale
  • La sera fare un pediluvio con acqua e sale per portare energia nella zona riproduttiva e rilassare
  • Mettere la borsa dell’acqua calda sulla pancia tutte le sere
  • Usare quotidianamente una piccola quantità di funghi shitake, ad esempio aggiungendoli alla zuppa di miso, a una vellutata o a un sugo di verdure
  • Approfittare dei benefici di trattamenti esterni come massaggi, shiatsu, ecc.
  • Usare rimedi per rilassare (brodo di verdure dolci, brodo di clorofilla)

Inoltre, i disturbi che spesso accompagnano sia i giorni prima del mestruo sia la fase del mestruo possono essere classificati anche in base ai meridiani e quindi agli organi coinvolti e questo è un altro aiuto per trovare le soluzioni più adatte per ridurli:

 

  • Sintomi legati al fegato: nausea, mal di testa, dolore e tensione al seno, pancia gonfia, impazienza, nervosismo o anche rabbia, emorragie e presenza di coaguli nel sangue (il fegato è l’organo che controlla la qualità del nostro sangue)
  • eliminare cibo animale, prodotti da forno, spezie e cibi piccanti in generale, caffè e cacao, cibi troppo acidi come l’aceto
  • mangiare tante foglie verdi cotte velocemente (saltate, scottate, ecc.)
  • bere il brodo di clorofilla, eventualmente con l’aggiunta di un po’ di limone, ma anche un estratto di sedano leggermente intiepidito oppure rimedi come erbe di grano o green magma
  • Sintomi legati ai reni: dolori alla bassa schiena, debolezza nelle gambe, grande stanchezza
  • bere il decotto di soia nera
  • fare impacchi di zenzero o tenere la borsa dell’acqua calda sui reni

 

  • Sintomi legati a milza-pancreas: voglia di dolce, pancia dura e gonfia e dolori al basso ventre, mestruo inferiore ai 28 giorni
  • bere il brodo di verdure dolci o anche del succo di mela caldo, eventualmente diluito con un po’ di tè kukicha

 

Detto ciò, vi lascio un’ultima indicazione che vale anche per altri problemi al basso ventre, ovvero quella di non raffreddare e non creare umidità o meglio portare calore e asciugare

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