Le Solanacee: un mondo da scoprire

solanacee

Visto che ormai siamo in piena estate, non poteva mancare un approfondimento sulle solanacee, ovvero pomodori, patate, peperoni e melanzane, ma anche bacche di goji, tabacco e piante come la belladonnae la mandragola. Infine faremo anche un breve accenno a verdure come spinaci, bietole, asparagi e barbabietole.

Le solanacee sono alimenti che profumano di estate, che colorano le nostre tavole in questi mesi, ma spesso si tende ad abusarne. Avete mai notato che se chiedete un contorno al ristorante, nel 90% dei casi la scelta si riduce a patate, verdure grigliate, in genere zucchine, peperoni e melanzane, spinaci saltati, in genere con il burro, o una bella insalata mista con pomodori anche in inverno?

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Sagen Ishizuka e il Potere Curativo del Cibo

Quando si parla di solanacee non possiamo non nominare Sagen Ishizuka, un medico dell’esercito giapponese vissuto tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 che fu tra i primi a comprendere il “potere curativo” del cibo, con particolare riferimento al rapporto sodio-potassio.

Nella composizione delle nostre cellule, infatti, troviamo un liquido extracellulare ricco di sodio (yang) e un liquido intracellulare ricco di potassio (yin), e dall’armonia di questi liquidi dipende la salute delle cellule stesse. Idealmente il rapporto sodio/potassio dovrebbe essere circa 1:5, ma un consumo eccessivo di solanacee, essendo molto ricche di potassio, potrebbe avere ripercussioni su questo equilibrio e quindi sulla nostra salute.

Lo stesso George Ohsawa, il padre della macrobiotica, per curare la tubercolosi che lo affliggeva si affidò agli studi di Ishizuka.

Caratteristiche Botaniche ed Energetiche delle Solanacee

Ma torniamo ora alle solanacee, con alcuni spunti di riflessione per farne un uso equilibrato:

  • Da un punto di vista botanico sono frutti e non ortaggi, sono la parte più espansa della pianta, e questo è un elemento importante perché da un punto di vista energetico sono yin, hanno appunto un effetto espansivo, e consumate in eccesso potrebbero portare debolezza
  • Inoltre sono originarie delle zone tropicali e sono molto ricche di potassio, altri fattori che le rendono molto yin
  • Il fatto di crescere in un ambiente senza alternanza delle stagioni le rende meno dinamiche
  • Nei luoghi freddi non si riproducono naturalmente, il che significa che hanno un’energia riproduttiva debole
  • Si distinguono per la presenza della solanina, una sostanza contenuta soprattutto nella buccia e nei semi che a loro serve come difesa contro funghi e insetti, ma che per l’essere umano, se assunta in quantità eccessive, può rivelarsi tossica
  • La buona notizia è che la quantità di solanina si riduce man mano che il frutto matura, ecco quindi l’importanza di non mangiarle quando sono acerbe (verdi) o, nel caso delle patate, quando sono verdi, rugose e presentano i germogli
  • Sono ricche di vitamine e antiossidanti
  • Le solanacee sono anche ricche di poliammine, sostanze che contribuiscono alla proliferazione cellulare, sia delle cellule buone che di quelle “cattive”, quindi meglio evitarle in presenza di patologie degenerative
  • Infine le solanacee, così come le bietole, gli spinaci e le barbabietole, sono ricche di acido ossalico, una sostanza che interferisce con il metabolismo del calcio riducendone l’assorbimento e possono contribuire alla formazione di calcoli renali; inoltre sono sconsigliate in caso di osteopenia, osteoporosi, problemi del sistema nervoso, diarrea cronica, perdita di forma dei tessuti (ad esempio in caso di prolasso)

Consigli per il Consumo delle Solanacee

Riassumendo:

  • Meglio consumarle in estate, la stagione in cui maturano naturalmente, e con moderazione
  • Meglio consumarle cotte, essiccate o trattate con sale in modo da renderle più yang
  • Se consumate pomodori crudi, aspettate che siano belli rossi e maturi, in modo che la quantità di solanina sia praticamente nulla, e comunque meglio non esagerare anche perché hanno un effetto acidificante (ricordate anche di non usare mai un coltello di buona qualità per tagliarli, perché potrebbero rovinare il filo)
  • Per quanto riguarda le patate, è bene ridurne il consumo in generale anche perché sono ricche di amidi e quindi hanno un impatto notevole sulla glicemia
  • Meglio evitare tutte le solanacee, invece, in presenza di patologie degenerative o problemi di salute legati a “debolezza”
  • Se invece non ci sono disturbi di salute, non fatele diventare un tabù, sono buone e gustose, e se consumate in modo equilibrato e trattate in modo adeguato, possono far parte della nostra alimentazione
  • Alla fine le parole chiave sono sempre equilibrio, moderazione e varietà!

Proprietà Curative delle Solanacee

Infine non tutti sanno che le solanacee hanno anche delle “proprietà curative”, in particolare:

  • Le melanzane non andrebbero consumate in gravidanza (soprattutto nella prima parte), però hanno un sapore che soddisfa sia le voglie yin sia yang e cotte con miso e olio aiutano a togliere soprattutto la voglia di cioccolato
  • La patata è la più equilibrata tra le solanacee perché è un tubero (potremmo definirla una “radice confusa” nel senso che cresce verso il basso, ma non ha una direzione di crescita ben definita) e quindi ha una componente yang, aiuta ad eliminare gli eccessi di sale, si può fare cuocere in pentola a pressione senza sale e mangiarla come pronto soccorso in caso di pressione alta (poi però è consigliabile andare di corsa in ospedale), usata come impacco aiuta a portare accumuli in superficie (ad esempio cisti)
  • I pomodori stufati invece aiutano a liberare i vasi sanguigni
  • Gli spinaci possono essere indicati in caso di feci dure e sono da eliminare in caso di dissenteria
  • Gli asparagi aiutano a stimolare la minzione

Conclusione: Equilibrio e Moderazione con le Solanacee

In conclusione, le solanacee possono essere un’aggiunta gustosa e nutriente alla nostra dieta estiva, purché consumate con equilibrio e moderazione. Conoscere le loro caratteristiche e proprietà ci permette di sfruttarne i benefici minimizzando i rischi.

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