A chi non è mai capitato di fermarsi a bocca aperta davanti allo spettacolo variopinto di un mercato di spezie? Ceste piene di polverine colorate e profumate, che solo a guardarle scatenano nella mente immagini di piatti variopinti dall’irresistibile tocco esotico!

Parlando di spezie, è interessante sapere che:

  • Il termine spezie deriva dal latino “species” e significa merce rara, e infatti sono sempre state considerate un bene prezioso, oggetto di scambi e simbolo di ricchezza;
  • Possono essere usate come insaporitori e conservanti, ma spesso vengono consigliate anche come “integratori” per le loro proprietà benefiche (basti pensare, ad esempio, alla diffusione dell’uso della curcuma negli ultimi anni);
  • In genere sono originarie dei paesi orientali, mediorientali e africani, ma anche l’Italia vanta la produzione di alcune varietà come zafferano, chiodi di garofano, pepe e noce moscata;
  • Si ottengono da diverse parti della pianta (dal fiore si ottengono i chiodi di garofano, dalle bacche il pepe, dalla corteccia la cannella, dai semi il cumino, dalla radice lo zenzero, ecc.) e prima di utilizzarle in genere devono essere trattate;
  • Come abitudine generale, sarebbe buona cosa comprarle intere e macinarle al momento;
  • Non hanno nulla a che fare con le erbe aromatiche, ovvero foglie di piante odorose tipiche dell’Europa e della zona del Mediterraneo che vengono consumate fresche o secche.

Per capire se, come e quando usarle, è importante passare da una prospettiva che tende a parcellizzare, tipica della visione occidentale, a una visione più d’insieme tipica della tradizione orientale, per vedere che effetto hanno sul nostro corpo, a prescindere dalle singole componenti:

  • Da un punto di vista energetico, le spezie sono yin, hanno un effetto espansivo e rinfrescante, aiutano il corpo a eliminare calore e ad abbassare la temperatura corporea (non a caso sono originarie dei paesi caldi) e quindi un consumo eccessivo, soprattutto nei mesi freddi, potrebbe creare problemi di debolezza;
  • Un altro aspetto importante è la parte della pianta da cui si ricavano: una spezia ricavata dal fiore sarà più yin di una spezia ricavata dalla radice;
  • Se le usate in cucina, è importante valutare il tipo di preparazione a cui le aggiungete (usare un po’ di succo di zenzero nella zuppa di miso, un piatto salato che cuoce a lungo, può servire per bilanciarlo e renderlo più equilibrato, mentre abusare di spezie in un dolce, già di per sé yin, accentuerebbe ancora di più questa sua caratteristica);
  • Ci sono alcuni organi che risentono particolarmente dell’uso delle spezie, ad esempio il fegato patisce tutto ciò che è molto piccante, o problemi di salute che potrebbero peggiorare con un consumo abituale di spezie, ad esempio il reflusso.

Riassumendo:

  • Per noi che viviamo in Italia, meglio non esagerare con il consumo di spezie (anche se ci promettono benefici miracolosi) e, nel caso, prediligere la stagione calda, mentre in inverno sarebbe molto meglio concentrarsi sulle erbe aromatiche;
  • In caso di problemi di salute o patologie, informarsi prima per non peggiorare la situazione.

  • castagne cotte (si trovano anche già pronte)
  • alga nori tostata (se avete problemi di tiroide, chiedete prima a un esperto)
  • gallette varie, ma senza esagerare e leggendo sempre l’etichetta
  • chips di verdura o pop corn, che potete fare tranquillamente a casa
  • barrette a base di cereali, frutta disidratata, frutta secca e semi oleosi e dolcificate con malto d’orzo o di riso, anche queste autoprodotte
  • tutto quello che la fantasia e il buon senso vi suggeriscono!
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