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Nel variegato mondo dei funghi, ne esistono fondamentalmente due categorie:
Tra i principali funghi curativi troviamo l’Agaricus blazei murrill, l’Auricularia auricula-judae, il Coprinus comatus, il Cordyceps sinensis, il Coriolus versicolor, il Reishi, l’Hericium erinaceus, il Maitake, lo Shiitake, il Pleurotus ostreatus, il Polyporus umbrellatus e il Poria cocos.
Il mio consiglio è di consumarli sotto forma di cibo, freschi o secchi, anche se sempre più spesso si trovano in commercio anche come estratti, compresse o capsule, generalmente più concentrati e quindi da consumare previo consulto con una persona esperta. Infatti, proprio perché in genere gli integratori non hanno bisogno della prescrizione medica, si tende ad abusarne, senza tenere conto degli effetti che hanno sul corpo.
I funghi più usati in macrobiotica e sui quali vorrei concentrami oggi sono gli shiitake (Lentinus edodes), che troviamo in due versioni: freschi e secchi.
Si tratta di funghi che provengono dall’Oriente, soprattutto dalla Cina e dal Giappone. Il nome deriva da “Shii”, che significa quercia, e “Take”, che significa fungo, e infatti questo fungo cresce sui tronchi di questi alberi.
A volte le persone sono un po’ riluttanti ad usare prodotti che vengono da lontano e non appartengono alla nostra tradizione, ma a questo proposito vorrei rassicurare tutti perché ormai vengono coltivati anche in Italia e non è più necessario farli venire da così lontano.
Gli shiitake freschi si usano come dei normali funghi, sono molto gustosi e in genere incontrano il favore di tutti i palati. Se li comprate, sceglieteli sodi e turgidi e conservateli in frigorifero, dove possono durare anche una settimana, in un sacchetto di carta e non nella plastica. Essendo freschi, hanno un effetto più blando sul corpo e quindi si possono usare in quantità più abbondanti, quindi aggiunti a un risotto, a uno spezzatino di seitan, a un sugo di verdure, a una “frittata” di ceci o a qualunque altro piatto che la fantasia vi suggerisce.
La versione secca è molto più concentrata e quindi da usare con più moderazione. In realtà ne esistono due tipologie, la versione “normale” e la versione “donko”, che viene raccolta quando il fungo è ancora chiuso, con tutte le spore all’interno, ed è quindi più adatta a uno scopo curativo.
In genere gli shiitake secchi si mettono in ammollo per farli ammorbidire e poi vengono aggiunti a brodi, zuppe e rimedi. L’acqua d’ammollo, opportunamente filtrata, può essere aggiunta alle preparazioni. Il gambo, invece, tende sempre a restare duro e quindi andrebbe eliminato.
I benefici dei funghi shiitake per la salute sono numerosi. Sono infatti ricchi di proteine, fibre, vitamine e sali minerali. In particolare, sono una fonte importante di vitamina D e K, fondamentali per preservare la salute delle nostre ossa e del nostro sistema circolatorio.
Gli shiitake contengono anche vitamina B e ferro, necessari per un sistema immunitario efficiente e il buon funzionamento dei muscoli.
Hanno un effetto benefico anche su colesterolo e pressione, oltre ad aiutare il corpo ad eliminare “vecchio” sale, spesso presente in eccesso a causa di un’alimentazione troppo ricca di prodotti come formaggi stagionati, insaccati, ecc.
È ormai stato dimostrato che hanno effetti benefici anche in presenza di patologie degenerative e aiutano a prevenire la formazione di metastasi.
Infine, gli shiitake non si limitano a migliorare la salute a breve termine. Infatti, grazie alla presenza di antiossidanti, hanno un effetto antinfiammatorio e promuovono la salute a lungo termine, prevenendo l’invecchiamento precoce.
Come abbiamo già visto, gli shiitake freschi si possono usare come dei normali funghi e quindi potete semplicemente aggiungerli o sostituirli nei piatti che già preparate abitualmente. Se poi avete voglia di sperimentare, vi lascio qualche ricetta con gli shiitake freschi:
Riso integrale con porri e funghi shiitake: https://ibuonisani.it/ricette/riso-integrale-con-porri-e-funghi-shiitake/
Cestini di polenta con spezzatino di seitan e funghi shiitake: https://ibuonisani.it/ricette/cestini-di-polenta-con-spezzatino-di-seitan-e-funghi-shiitake/
I funghi shiitake secchi, invece, in genere vengono usati in quantità più limitate, si parla di qualche pezzettino a persona a porzione e in genere si aggiungono a zuppe e brodi.
Se volete saperne di più, se avete dubbi o domande o se vi interessa una consulenza individuale potete contattarmi scrivendo a info@ibuonisani.itoppure chiamando il 329_6915419
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