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Con l’arrivo dell’estate si moltiplicano le occasioni per mangiare fuori casa, passare un weekend al mare o in montagna o godersi una meritata vacanza. Altrettanto spesso però, queste occasioni di svago si accompagnano a un’alimentazione più irregolare o comunque diversa da quella a cui siamo abituati e il nostro intestino fatica un po’ a tenere il ritmo.
Prima di parlare di stitichezza e dissenteria, cerchiamo quindi di capire com’è strutturato e come funziona l’intestino crasso.
INTESTINO CRASSO: ANATOMIA E VISIONE ENERGETICA
L’intestino crasso è innanzitutto un grosso muscolo ed è quindi fondamentale mantenerlo forte ma flessibile. Inoltre è un grosso tubo vuoto ed estremamente espanso e quindi più soggetto a problemi yin di debolezza e perdita di forma. È anche un organo di eliminazione e quindi soggetto a problemi di accumulo e ristagno.
Se quindi è vero che gli alimenti yin estremi sono quelli che lo disturbano per primi e maggiormente, alla lunga anche gli alimenti yang possono rivelarsi problematici.
Da un punto di vista energetico, l’intestino crasso appartiene all’energia metallo (insieme ai polmoni), un’energia che cambia lentamente, e quindi spesso i problemi legati all’intestino crasso (diverticoli, emorroidi, ragadi, ecc.) potrebbero richiedere un po’ di tempo per migliorare.
Un fattore che disturba l’energia metallo è la secchezza, mentre apportare varietà di stimoli con il cibo e usare alimenti con un sapore pungente sono due strategie vincenti.
Un punto energetico molto importante sia per fare diagnosi sia per stimolare le funzioni intestinali è IC 4, un punto che si trova sulla mano nella zona di congiunzione tra il pollice e l’indice. In particolare, se premendo in quella zona si sente male, significa che ci sono problemi di ristagno. Se invece teniamo premuto e massaggiamo quel punto, contribuiamo a stimolare il buon funzionamento dell’intestino.
STITICHEZZA E DISSENTERIA: UNA RICHIESTA DI AIUTO
I due segnali più forti che in genere il nostro corpo ci lancia quando ci sono problemi di intestino sono la stitichezza e la dissenteria.
Se parliamo di stitichezza, potrebbe essere un problema yang (intestino rigido e poco elastico), ma anche un problema yin (intestino debole, che ha perso forma e non riesce a contrarsi/espandersi). La prima cosa da fare è sistemare l’alimentazione, in particolare:
- togliere almeno per un periodo gli alimenti yin più estremi
- eliminare tutto ciò che è crudo
- eliminare anche i cibi yang più estremi
- aumentare il consumo di fibre
- basare l’alimentazione su cereali integrali, legumi e verdure, condimenti di buona qualità, ecc.
Per quanto riguarda i rimedi, ecco i principali:
Olio di sesamo: molto spesso è sufficiente prenderne un cucchiaio la sera prima di andare a letto e il giorno dopo l’intestino ricomincia a funzionare
Kanten: è il nome giapponese dell’alga agar agar, che ha un leggero effetto lassativo; si tratta quindi di un modo molto piacevole per risolvere il problema perché la si può aggiungere a del succo di mela con un pizzico di sale per fare una gelatina che si può poi anche frullare e trasformare in una gradevole mousse, eventualmente aggiungendo della frutta lassativa (versate in una pentola 1 l. succo di mela, 1 pizzico di sale marino integrale e 3 c di agar agar in polvere o 6 C di agar agar in fiocchi, fate sciogliere l’alga nel succo a freddo, mettete sul fuoco, portate a bollore, fate sobbollire per qualche minuto, fate raffreddare e mangiate sottoforma di gelatina o frullate)
Acqua con agar agar e malto di riso: se non avete a portata di mano il succo di mela e vi serve qualcosa di più forte, potete sciogliere 1 o 2 C di agar agar in una tazza d’acqua, portare a bollore e alla fine dolcificare con un po’ di malto di riso (il malto di riso piace all’energia metallo, a cui è legato l’intestino crasso) o malto d’orzo
Succo di mela con agar agar: questo rimedio è un po’ più forte e concentrato rispetto al kanten; in una tazza di succo di mela fate sciogliere 1 c di agar agar in polvere o 1 C di agar agar in fiocchi, mettete sul fuoco, fate sobbollire qualche minuto e poi bevete caldo o tiepido, senza aspettare che si solidifichi;
Kuzu-umeboshi: questo è uno dei rimedi più forti ed efficaci della macrobiotica, che si presta a molti usi diversi ed è molto efficace in caso di intestino pigro (e anche dissenteria); alcalinizza, ripristina la flora batterica, tonifica, insomma un vero e proprio toccasana; la ricetta la trovate qui: potete prenderlo la mattina a digiuno o la sera prima di andare a letto, anche per tre giorni
Masticare: quando consiglio questa pratica, le persone restano sempre stupite del fatto che un consiglio così semplice e apparentemente banale possa invece essere così efficace; ovviamente il suo effetto emerge nel lungo periodo, per risolvere un’urgenza serve un rimedio, ma masticare ogni boccone almeno 30 volte (potete arrivare anche a 50) aiuta a prevenire problemi di stitichezza e non solo (per scoprire tutti i benefici della masticazione vi rimando a questo articolo) perché da un punto di vista energetico il meridiano dell’intestino crasso parte dall’indice della mano e arriva nei denti e quindi la masticazione funge da massaggio per l’intestino
Mele cotte: questo è uno dei classici rimedi della nonna, ma in mancanza di altro possono rivelarsi efficaci
Camminare/rebounder: anche una moderata attività fisica può aiutare la peristalsi intestinale, quindi una camminata, ma soprattutto saltellare sul rebounder, potrebbe avere un buon risultato perché il movimento su e giù facilità il movimento intestinale.
Esistono poi dei rimedi più forti, che potremmo paragonare a una vera e propria purga e che quindi è meglio prendere dopo aver consultato un esperto. Vi ricordo, infatti, che pur trattandosi di decotti o preparazioni a base di cibo che usiamo normalmente nella nostra alimentazione, potrebbero avere degli effetti molto forti.
Decotto di semi di sesamo (o di lino): si tritano i semi nel suribachi (il mortaio che serve per fare il gomasio), si fanno bollire per una decina di minuti e poi si mangia e si beve tutto, masticando bene
Decotto di olio di sesamo: si beve ½ tazza di olio di sesamo, o anche un po’ meno perché mezza tazza è davvero tanta, poi si beve del tè kukicha a cui si aggiunge un cucchiaio di shoyu, anche questo rimedio è da prendere verso sera
Olio di sesamo scaldato: si scaldano 3 C di olio di sesamo, si aggiungono un po’ di zenzero e shoyu e poi si prende qualche cucchiaiata verso sera
Olio di ricino con prugne secche: si fanno marinare le prugne secche (o anche l’uvetta) nell’olio di ricino e poi se ne mangia qualche cucchiaiata.
Un fenomeno che spesso si accompagna a situazioni di cambiamento d’aria/alimentazione può essere anche la diarrea. Anche in questo caso può essere un problema yin legato a una perdita di forma e debolezza, con un coinvolgimento dell’energia Terra, ma anche un problema yang legato al fegato, soprattutto quando si manifesta con scariche violente.
Anche in questo caso è bene aggiustare l’alimentazione, in particolare:
- introdurre più prodotti fermentati
- usare riso integrale, magari a chicco tondo, masticato a lungo e condito con gomasio
- masticare il gomasio
- usare più piatti Terra come il nishime e la kimpira
- usare più radici, meglio se stufate con le loro foglie (è un tipico piatto metallo)
- usare il piatto azuki, zucca e kombu
- fare le palle di riso con all’interno umeboshi o crauti.
Per quanto riguarda i rimedi, i principali sono:
- Kuzu-umeboshi
- Crema di grano saraceno
- Impacchi di sale sul basso ventre
Se volete saperne di più, se avete dubbi o domande o se vi interessa una consulenza individuale potete contattarmi scrivendo a info@ibuonisani.it oppure chiamando il 329_6915419
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